Dream island!

Questo è un porto sicuro, dove si rispetta ogni essere vivente: ben arrivato, straniero!

lunedì 3 gennaio 2011

Un natale imprevisto (parte 3)

Una brusca frenata e uno scossone la svegliarono dal dolce abbraccio di Morfeo e sorpresa aprì gli occhi.

Sarah la stava scuotendo, chiedendole di riprendersi in fretta, in quando erano arrivate a destinazione. Stropicciandosi gli occhi ancora confusa, gettò un’occhiata fuori dal finestrino, guardando la massa bianca della neve che si era accumulata lungo i bordi delle strade, mentre il turbinio dei fiocchi creava un paesaggio quasi lunare.
Sbadigliò e si stiracchiò indirizzita, ma all’improvviso si bloccò, gettando veloce uno sguardo alle sue spalle.
Non c’era nessuno! Dove era finito David? Si alzò in fretta, allungando il collo verso i sedili posteriori del bus, ma era deserto.
“Ma non era salito qualcuno dietro di noi?” chiese alle amiche, in tono quasi indifferente, mentre il cuore le pulsava fortissimo.
“Eh? .. No, non mi sembra! Ci siamo solo noi! … Te ne sei dimenticata?” le rispose Rita sorpresa, gettando un’occhiata prima verso di lei e poi verso gli altri sedili vuoti.
“No .. mi era parso di sentire un rumore …” rispose, abbassando la testa, mentre infilava il giubbotto, cerando di nascondere la sua delusione.
“Ehi, volete muovervi?” gridò loro Alba dal fondo della scaletta, agitando le braccia.
Presero in fretta i loro bagagli e si precipitarono verso l’amica, stringendosi forte e schiacciando il viso tra le sciarpe per proteggersi dal freddo, mentre si incamminavano verso il terminal del bus per raggiungere la destinazione.
Si fermarono sotto una pensilina degli autobus cittadini, scrutando la cartina e cercando di capire quale fosse la direzione da prendere per raggiungere il palazzotto che avrebbe ospitato l’evento musicale.
Angelica continuava a guardarsi intorno un po’ spaesata, mentre l’immagine di David prendeva sempre consistenza nella sua mente. Possibile che lo avesse realmente sognato?
Sospirò delusa!
“Ehi, stai bene?” le chiese preoccupata Sarah.
“Sì!” rispose in fretta sbadigliando “Ho solo dormito poco!”
In quel momento un gruppo rumoroso e colorato di ragazze passò accanto a loro e rendendosi conto che stavano andando anche loro alla manifestazione, si unirono e tutte insieme si apprestarono a salire su un bus colorato che si fermò di lì a poco accanto alla banchina.
Arrivarono piuttosto in fretta alla meta dove si guardarono intorno sorprese ed eccitate: nonostante il tempo e la neve, la massa colorata delle fan era sparpagliata in tanti piccoli gruppi, reggendo striscioni e cartelloni per i propri idoli.
Angelica si sentì trasportare finalmente nella sua dimensione, dimenticando il freddo e la leggera fame che provava, facendosi investire dall’entusiasmo e dalla gioia.
“Ce l’abbiamo fatta!” gridò a Sarah, abbracciandola e ridendo.
La sua gioia contagiò tutti che si apprestarono a raggiungere le transenne dove i vari ‘street team’ distribuivano gadget ed impartivano le ultime indicazioni che avrebbero adottato durante il concerto.
Per l’evento era stato allestito all’esterno del palazzotto, un palco su cui, grazie a vari sponsor, varie ragazze si esibivano in cover delle canzoni dei Tokio, allietando l’attesa.
Prendendo una cioccolata calda e una brioche da un bar ambulante, le ragazze raggiunsero l’area antistante e tra un morso e una sorso di bevanda calda, facevano da coro alle valorose che si cimentavano nell’impresa.
Il tempo passò abbastanza in fretta e seppur ancora intontite dal freddo e la stanchezza, le ragazze arrivarono al botteghino per poter finalmente entrare e prendere posto nel parterre.
All’interno l’atmosfera era quasi magica: tutto era stato decorato con forme natalizie e pendenti a forma di stalattiti che davano l’impressione di trovarsi in una enorme grotta, illuminata a giorno da stelle gialle e blu.
Vari incaricati distribuivano cappelli natalizi e cordiali hostess vestite come tante aiutanti di Babbo Natale, indicavano a tutti i posti da occupare.
Nell’arco di un’ora anche le altre persone erano entrate, cambiandosi ed addobbandosi, trasformando la marea di fan in un popolo colorato e festoso, pronto ad accogliere i loro idoli.
Il cuore sembrò fermarsi quando, saettando sul pubblico, una luce colorata di blu, iniziò a percorrere il palco e la platea, introducendo in sottofondo la melodia di “Noise”.
Il pubblico esplose in un boato, mentre urla e braccia si alzavano verso il palco.
In un turbinio di luci e suoni, Tom, Georg e Gustav presero posto sul palco e mentre una colonna di fumo si alzava dal centro, cantando in sottofondo, arrivò anche Bill, vestito di rosso e nero.
La sua figura stagliata contro la luce della scenografia creava un’atmosfera così suggestiva da proiettare tutto l’evento fuori dal tempo.
Le due ore che seguirono furono magiche: Angelica cantò per tutto il tempo, ballando e saltando, agitando le braccia e scattando tante foto, di cui non aveva alcuna regola di inquadratura.
Non importava cosa registrava, cosa inquadrava: il momento era talmente di giubilo che importava solo esserci!
Sospirò beata e stanca, quando sull’ultima canzone “That Day” Bill augurò a tutti il Buon Natale, estendendo gli auguri anche alle loro famiglie e augurandosi che si sarebbero visti quanto prima in un altro concerto, per i mesi a seguire.
In un coro di applausi e proteste, i quattro artisti lasciarono il palco, salutando ed inchinandosi, mandando baci e applausi alle loro fan.
Angelica si sedette a terra, letteralmente esausta, ma sorridendo! Non ci credeva: non poteva essere vero!
Era stata talmente fagocitata dalle sue emozioni che non si era accorta che il tempo passava e lentamente la svuotava di ogni sensazione.
Non le fu lasciato il tempo di riflettere, perché gli addetti alla sicurezza, con fermezza cominciarono a chiedere al pubblico di lasciare il posto, visto che dovevano smontare palco e scenografia. Protestando inutilmente, le ragazze si portarono verso l’uscita, ridacchiando e scambiandosi le varie sensazioni, mentre indossavano i loro giubbotti e ritiravano i vari gadget che alcuni sponsor davano per l’evento.

............ continued .............
 

Nessun commento:

Posta un commento