Dream island!

Questo è un porto sicuro, dove si rispetta ogni essere vivente: ben arrivato, straniero!

martedì 2 novembre 2010

Meet e ... tante risate!

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Un’occhiata divertita di Tom, che alzò il sopracciglio, accennando ad un sorriso in loro direzione, fece capire che comprendeva la situazione.

“Sei ancora arrabbiata?” disse avanzando verso Belinda.
Lei di colpo lasciò andare la sorella e si raddrizzò cercando di ricomporsi.
“Abbastanza, ma possiamo rimandare a dopo!” rispose guardandolo.
“Oh, ma non vi preoccupate per noi! Mi piace assistere a litigi tra ragazze!” rise lui incrociando le braccia.
“Risolverò la situazione con la mia sorellina tra le pareti domestiche!” borbottò lei sostenuta.
“Quelle tra sorelle sono ancora più divertenti!” rise Tom avanzando verso di lei “Con mio fratello non c’è sfida: si arrende subito e le prende tutte!”
“Io se riesco a evitare che mi blocchi, è fatta. La indebolisco con il solletico e poi la colpisco!” rispose Belinda scoppiando a ridere anche lei.
“E’ un vero piacere conoscervi. Io sono Tom!” le disse il ragazzo abbassandosi a baciarla e stringendole la mano.
“Piacere mio, Tom! Dovremmo scambiarci informazioni sulle tecniche di combattimento!” ricambiò lei.
A rotazione si presentarono anche gli altri due ragazzi, ridendo.
Annalisa era diventata rossa peperone quando abbracciò Georg, guardandolo estasiata.
“Bella voce!” disse Gustav a Belinda, mentre le stringeva la mano “Canti?”
“Qualche tempo fa!” rispose lei sospirando “E suonavo anche la chitarra e la tastiera!”
“Peccato non continuare!” intervenne Georg “Io non potrei mai mollare!”
“A volte la vita ti mette di fronte a delle scelte …” mormorò lei.
Si scambiarono un’occhiata comprensiva, mentre Naomi allungava la testa per guardare alle loro spalle.
“Bill arriva tra un po’!” le disse Tom strizzandole l’occhio “Sai, la ‘Diva’ deve struccarsi!”
Proprio in quel momento la porta si aprì e apparve l’interessato, con il viso pulito e i capelli liberi sulle spalle.
“Ti ho sentito, Tom! Possibile che tu mi faccia fare sempre brutta figura?” disse in direzione del fratello, facendo un ampio sorriso.
Belinda e Tom si scambiarono un’occhiata e scoppiarono a ridere, complici.
Il ragazzo li guardò in modo interrogativo, ma non poté approfondire perché Naomi si era fiondata da lui per stringergli la mano e presentarsi.
Belinda la osservò sorridendo: eccola lì, con occhi sognanti e sorriso incantatore, a venerare il ragazzo il cui poster da quasi due anni capeggiava in camera e a cui affidava il suo ultimo pensiero della sera e il primo del mattino.
Scosse la testa e rimandò i suoi propositi bellicosi: quelli erano momenti che capitavano raramente nella vita. Il sogno si stava avverando e non sarebbe stata lei ad interromperlo.
Alzando la testa, scorse gli occhi di Bill su di lei ed arrossì. Maledizione, possibile che non aveva ancora imparato a nascondere il rossore? Che diamine, aveva quasi venti anni!
Il ragazzo si avvicinò, sorridendo e porgendole la mano.
“Non ho avuto possibilità di ringraziarti per l’esibizione! Avevi una gran fretta!”
“Sì, scusami, ma avevo un istinto omicida a cui non riuscivo a resistere!” rise lei “Perdonami, sono stata una gran maleducata! Dovrei essere io a ringraziare voi!”
Tom continuava a sghignazzare, mentre Naomi gli lanciava un’occhiataccia.
Bill li guardò e il suo sguardo passava indagatore tra il fratello e Belinda, senza comprendere le loro occhiate.
“Non preoccuparti, mi è piaciuto tanto cantare con te! E’ la prima volta che un’esibizione a due mi riesce così bene!”
“E soprattutto è la prima volta che una ti dice che non è una tua fan e non muore dalla voglia di saltarti addosso!” lo prese in giro Tom.
“Non dovevo dirlo! Non è stato molto carino!” si scusò Belinda, dandogli un’occhiataccia.
“Ma se è stata la parte più bella della serata!” rise Georg “Non ridevo così tanto da una vita!”.
Lui e Tom si batterono un ‘cinque’ con le mani, mentre Bill li riprendeva:
“Non c’era proprio nulla di divertente!”
“Forse per te …!” ridacchiarono loro.
Belinda diede un finto scappellotto a Tom, che si scansò ridendo ed esclamando:
“Questa ragazza mi piace sempre di più!”
Belinda si lasciò andare ad una risata liberatoria e guardò Bill, scuotendo la testa.
“Siete venute apposta dall’Italia per il concerto?” si informò lui.
“No, è stata una coincidenza!” rispose Naomi avvicinandosi “Belinda è qui per motivi di studio e noi ci siamo infiltrate per poter venire a vederti … anche se non immaginavamo che saremmo state così fortunate!”
“Ma noi incontriamo spesso le fans, quindi non è inusuale che ci vedano dal vivo e parlino con noi!” disse il ragazzo “Vi fermerete ancora un po’?”
“Sì, qualche giorno qui e poi andiamo a Potsdam!” rispose Annalisa, continuando a tenere gli occhi fissi su Georg, che sembrava un po’ imbarazzato da quello sguardo insistente.
“Potreste venire al concerto di domani sera, allora!” buttò lì Tom, fissando Belinda di sottecchi.
Lei spalancò gli occhi, borbottando: “Ci mancherebbe anche questa!” facendolo ridere.
Ma Naomi stava già battendo le mani, dicendo che era una buona idea. Subito dopo però, si imbronciò affermando che non c’erano più biglietti in giro e che quindi non si poteva fare.
“Nessun problema!” affermò Bill sorridendo “I pass che avete al collo potete usarli domani sera per entrare da dietro le quinte e quindi assistere da una posizione di favore!”
Il consueto trillo della risata della ragazza si diffuse ovunque e contagiò tutti.
“Non mi sembra il caso, ragazzi!” intervenne Belinda, mentre la sorella le mollò un piccolo calcio “Piantala Trilly!” le disse “Ci hanno già concesso molto, non esagerare!”
“E’ un piacere!” le disse Bill prendendole la mano “Ed è per ringraziarti ancora per quello che hai fatto!”
Belinda alzò lo sguardo verso i suoi occhi e vi lesse curiosità e interesse, ma li spostò quasi subito, per evitare quell’incanto.
Sorridendo il ragazzo la lasciò andare, mentre diceva a Naomi:
“Potremmo fare uno scambio!”
“Mia sorella per tuo fratello?” rise lei impertinente “Si può fare!”
Scoppiarono tutti a ridere, mentre Belinda le lanciava occhiate assassine.
“Sì, non sarebbe male!” rise il ragazzo “Ma intendevo chiederti in prestito la tua croce! E’ quella con cui mi hai abbagliato?”
“Bella vero?” affermò lei “E’ di Linda, ma non credo che farà storie se te la presto!”
“Ti spiace?” chiese lui guardandola “Prometto di metterla domani al concerto e te la rendo a fine esibizione!”
“Figurati!” mormorò lei “Tanto per quel che conta il mio parere, mi par di capire!”
Tom le passò un braccio sulle spalle, dicendole:
“I fratelli sono gioie e dolori: non puoi stare con loro, ma neanche senza di loro!”
Per spirito di solidarietà, Belinda si girò di lato, e allungandosi sulle punte dei piedi, gli scoccò un bacio sulla guancia.
“Grazie!”
Tom sorridendo sornione, guardò suo fratello: “E’ una mia fan!”
Bill li guardò scuotendo la testa, mentre bussavano alla porta. Un uomo entrò ricordando loro che dovevano andare via ed avevano poco tempo per muoversi.
“Cosa farete domani prima del concerto?” si informò Annalisa “Avete interviste, incontri?”
“No, mattinata libera!” rispose Gustav, stiracchiandosi.
“E voi?” chiese Tom, liberando il braccio dalle spalle di Belinda.
“Shopping sfrenato!” rise Naomi “Devo comprarmi qualcosa di bello per il concerto!”
“Guarda che non sei tu che ti esibisci!” la redarguì l’amica.
“Ma così mi hanno già vista!” si difese “Occorre qualcosa di nuovo …”
“Spendacciona!” le disse la sorella.
“Anche io adoro comperare accessori e abbigliamento!” le confidò Bill.
“Ma se le dai la tua carta di credito, è capace di ridurti sul lastrico nel giro di una mattinata!” gli disse la ragazza.
“Non è vero!” protestò Naomi, prendendo Bill per un braccio “Compro solo cose carine!”
Belinda roteò gli occhi e Annalisa dondolò la testa.
“Piacerebbe anche a me andare a fare compere domani, ma … è una tragedia uscire, con le fans sempre fuori dalla porta che ti aspettano!” sospirò Bill.
“Vabbé, se troviamo qualcosa di carino, te lo prendiamo e te lo diamo domani, va bene?” lo consolò Naomi “Tanto mi pare che abbiamo gli stessi gusti!”
“Sei molto gentile, grazie!” sorrise lui guardandola.
“Su torniamo in albergo!” li interruppe Belinda “E andiamo a cercare una pizzeria: ho una fame terribile!”
“Ummm … pizza! “ sospirò Georg “State facendo venire fame anche a me!”
“Ne ordiniamo un po’ adesso che andiamo in albergo!” gli disse Tom annuendo.
“Ma siete in albergo anche voi?” chiese Annalisa.
“Sì, non valeva la pena fare i pendolari da casa per tre tappe del concerto!”
“E dove alloggiate?” chiese Naomi.
“Al Ritz!” rispose Tom “E voi?”
“Non al Ritz, purtroppo!” sospirò la ragazza “Anche se il nostro hotel è molto confortevole!”
“E vediamo il Ritz dal balcone!” le disse Belinda.
“Davvero?” chiese Naomi voltandosi sorpresa.
“Sì, siamo sul lato nord del palazzo!”
“Ma che bello!” esclamò lei “Allora …”
“Allora niente, adesso basta!” la strattonò la sorella “Ragazzi, andiamo via e grazie ancora! A domani!”
Tom ridendo si chinò a salutarle con un bacio, sussurrando all’orecchio di Naomi:
“Hai bisogno di una scorta, per il ritorno? Siamo sicuri che ci vedremo domani?”
Lei voltò la testa in direzione della sorella, sorridendo.
“Io potrò avere qualche livido, ma lei non starà molto meglio! Ma grazie del pensiero, sei molto carino!”
Anche Bill si abbassò per salutare Belinda, che gli disse:
“Oddio, potresti evitare di metterti anche i tacchi? Mi fai sentire un lillipuziano!”
Lui ridendo la baciò sulle guancie, sussurrandole:
“La Venere di Botticelli era bellissima e stava in una mano, non dimenticarlo!”
Le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e si allontanò verso la porta.
Sorpresa e turbata anche lei si avviò verso la porta e si allontanò nella direzione opposta del corridoio, senza voltarsi indietro e senza accertarsi che le altre due la seguissero.
“Aspetta!” le urlava dietro la sorella, rincorrendola.
Ma lei si diresse all’uscita, spingendo la porta e respirando a pieni polmoni l’aria fresca della sera e guardando il cielo stellato.
Quando la raggiunsero, fece loro un cenno di andare verso l’albergo e con un muto accordo, decisero di non parlare finché non lo avessero raggiunto.

fine primo capitolo
 

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